LIMONE ZAGARA BIANCA
CITRUS LIMON
ALBERO VIGOROSO, ABBASTANZA RUSTICO,SEMPREVERDE
PIENO SOLE, EVITARE L'OMBRA PERMANENTE
5 METRI IN PIENA TERRA
RESISTE FINO A 5 C°
PER AGRUMI
LASCIARE ASCIUGARE IL TERRENO TRA UNA BAGNATURA E L'ALTRA
DA MARZO A SETTEMBRE OGNI 10 GIORNI
APRILE-GIUGNO
Frutto di forma sferica, medio-grande, buccia gialla di medio spessore ricca di oli essenziali
Polpa molto succosa giallo intenso, può contenere semi, succo di colore giallo gustoso
Si differenzia dagli altri limoni per i fiori totalmente bianchi
Varietà considerata un quattro stagioni in quanto fiorisce e fruttifica più volte l'anno
Potatura:
Il periodo migliore per potare un limone è dopo la fine dell'inverno e passate le temperature rigide, ovvero tra aprile e giugno.
Con un'accurata potatura possiamo favorire l'emissione di getti giovani e pronti a produrre nuovi frutti
La potatura ideale consiste nello sfoltire la chioma dopo la fioritura, privandola di rami:
-secchi;
-molto vecchi e legnosi
-malati
-spezzati
-che curvano verso il basso
Le malattie più comuni del limone:
Marciume del colletto o gommosi
La patologia del marciume del colletto detta anche gommosi è determinata da funghi del genere Phytophthora, che causano la formazione di macchie umide sulla corteccia dell'albero.Da queste macchie escono degli essudati gommosi che arrivano a colpire anche le radici. Le foglie ingialliscono e i frutti restano piccoli.
Il rimedio:
La prevenzione è sempre il miglior rimedio: nel periodo autunnale-invernale, e soprattutto alla fine dei periodi di pioggia, ma solo quando le piante non hanno fiori, è buona norma utilizzare i prodotti rameici diluiti in acqua e fare i trattamenti mirati
In caso di infestazione in corso, è necessario prima di tutto eliminare le parti colpite della pianta e bruciarle, alleggerire il terreno se troppo argilloso e disinfettarlo con sali di rame e di ferro. Inoltre è utile spennellare il tronco con un prodotto rameico diluito in acqua.
Mal secco
ll mal secco è una malattia fungina che porta a decolorazioni e ingiallimenti delle foglie e disseccamento dei rami, partendo da quelli più esterni.
Il rimedio:
Le parti infette devono essere asportate e bruciate; per prevenire la malattia è utile trattare le piante con estratto di propoli o con della pasta per tronchi. Per trattamenti con infezione in corso si può ricorrere a composti rameici che possono essere utilizzati anche come strumento preventivo.
Batteriosi
La batteriosi più dannosa è causata da Pseudomonas syringae e si manifesta con macchie scure sulle foglie, da cui possono fuoriuscire essudati gommosi. L’infezione ne causa l'accartocciamento, mentre sui frutti si possono notare delle tacche brune e scure.
Il rimedio:
Può essere prevenuta e contenuta con trattamenti rameici come ossicloruri, idrossidi di rame e poltiglia bordolese, sempre tenuto conto che questi prodotti non devono essere spruzzati sulle piante in fioritura. Se la batteriosi si sviluppa quando le piante sono in fioritura, esistono in commercio prodotti specifici da usare che non facciano cadere i fiori (la caduta dei fiori causerebbe la mancanza di frutti)
Fumaggine
Fungo saprofita che non infetta direttamente le foglie ma si attacca alla melata di afidi e cocciniglie, provocando l'annerimento della lamina fogliare. In questo modo il processo della fotosintesi viene ridotto.
Il rimedio:
La difesa deve avvenire sugli insetti che ricoprono di melata la pianta, trattando quindi contro gli afidi con del sapone di Marsiglia, del sapone molle, estratto di ortica, oli vegetali4
Virus della Tristeza
La pianta infetta manifesta riduzione di sviluppo, perdita delle foglie e disseccamento dei rami. Ne sono suscettibili soprattutto le piante innestate su arancio amaro, pompelmo o limetta dolce.
Il rimedio:
Non ci sono cure dirette contro questa virosi, anche la lotta chimica si rivela poco proficua: i vettori di questo virus sono gli afidi, di conseguenza la lotta deve essere condotta nei loro confronti.