MATURAZIONE: metà agosto
POLPA: giallo intenso
DIMENSIONE: medio-grande
BUCCIA: gialla-rossa
FORMA: rotonda
TERRICCIO: drenante
NOTE: spicca (si stacca dal nocciolo), buon sapore
Di facile coltivazione, fruttifica abbondantemente già dopo 3-4 anni dalla messa a dimora ma non è particolarmente longeva (può durare fino a 15 anni)La fioritura avviene a inizio primavera e i fiori sono di color rosa
Cresce bene in pianura e nella bassa collina, possibilmente non oltre i 700 metri
Tollera poco le forti gelate tardive primaverili
Predilige terreni molto permeabili, meglio se sciolti e sabbiosi, soffre l'eccessiva siccità estiva, quindi nei mesi caldi è preferibile aumentare le quantità di acqua per non arrecare sofferenza
Da evitare però i ristagni idrici che possono compromettere le rese del raccolto e persino far morire le piante.
Ci si accorge che la pianta ha un ristagno idrico quando le foglie passano dal verde al giallo e persino ad un rosso intenso o viola e cominciano a cadere, le radici morte sono nere ed emanano un odore terribile.
Se non si interviene, può addirittura morire.
Le malattie più comuni del pesco ed i consigli per prevenirle e curarle:
Bolla: malattia fungina causata dall'ascomicete taphrina deformans: le foglie si deformano, aumentano di spessore diventando ipertrofiche e bollose
Monilia: malattia fungina che può colpire fiori, frutti e rami del pesco. Si denotano macchie brune sui frutti che diventano secchi e mummificati
Corneo: si manifesta in inverno e colpisce principalmente le foglie, i rami e i frutti. Sulle foglie appaiono delle piccole tacche di color rosso violaceo, attorniate da un alone, poi cadono.I fattori scatenanti della malattia sono solitamente gli sbalzi di temperatura ed un elevato tasso di umidità
Oidio: appaiono chiazze sulle foglie e successivamente compare una muffa di colore bianco. I frutti diventano deformi e fragili
Ticchiolatura: sui frutti appaiono delle macchie rossastre tendenti al marrone che allargandosi compromettono la maturazione del frutto. Insorge prevalentemente nella stagione primaverile quando le condizioni climatiche sono umide e piovose
Cancro batterico: visibili alterazioni sulle foglie e sui frutti, possono formarsi anche sulla corteccia
Batteriosi del pesco: colpisce prevalentemente le foglie, i rami e i frutti i quali presentano piccole macchie rotonde di colore scuro.I batteri penetrano all'interno della pianta a causa di lunghi periodi piovosi o attraverso lesioni varie
PARASSITI: come l'afide verde, l'afide bruno, la tignola orientale, il rodilegno rosso
Una potatura adeguata e la rimozione e bruciatura delle parti danneggiate possono aiutare a mantenere sotto controllo lo sviluppo del fenomeno ma è sicuramente più utile la prevenzione con trattamenti a base di rame in seguito alla caduta delle foglie e prima dell'inizio della stagione vegetativa.
Infatti l'effetto del rame è preventivo, quindi deve trovarsi già sulla pianta quando le spore del fungo patogeno sono in condizione di germinare, questo normalmente succede nei periodi umidi e dopo le lunghe piogge.
L'uso del rame è da evitare durante la fioritura.
Per prevenire e curare la bolla, l'estratto di equiseto e la poltiglia bordolese possono essere degli ottimi rimedi
Le infestazioni da parte dei parassiti si possono invece prevenire con prodotti biologici mirati come l'estratto di ortica
Per evitare che le piante soffrano durante i periodi piovosi, umidi, caratterizzati da sbalzi termici, vi sono dei particolari prodotti che grazie un'azione stimolante ed antistress normalizzano gli eccessi termici (caldo, freddo e gelate), idrici (siccità, ristagno idrico) e salini. I trattamenti vanno effettuati nelle ore più fresche della giornata
POTATURA DEL PESCO:
Potatura invernale: si effettua durante l’inverno, mentre la pianta è a riposo vegetativo. Si devono eliminare i rami secchi, danneggiati o malati e si devono diradare i rami più vecchi.
I rami giovani e vigorosi devono essere lasciati perchè sono quelli che produrranno i frutti nell’anno successivo.
Potatura estiva: si effettua in estate, dopo che la pianta ha prodotto la frutta. Si devono eliminare i rami laterali e tagliare i germogli che non hanno prodotto frutti.
Potatura di formazione: si effettua nei primi anni di vita della pianta e serve per dare la forma desiderata. Si devono eliminare i rami che crescono verticalmente e si lasciano quelli che crescono orizzontalmente.
Potatura di mantenimento: viene effettuata su piante che hanno già raggiunto la loro forma definitiva e che producono frutti in maniera regolare.
Con questa potatura si devono eliminare i rami morti, danneggiati o malati, favorendo la crescita di nuovi rami e germogli.
Potatura di alleggerimento: viene eseguita sugli alberi che presentano una chioma molto densa o che producono tanti frutti molto piccoli. In questo modo la pianta può produrre frutti di maggiori dimensioni.
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